venerdì 24 ottobre 2008

Cosa non va nella riforma

I punti critici della riforma "Gelmini-Tremonti":
  • L’ annullamento del tempo pieno con conseguente riduzione d’ orario da 40 a 24 ore settimanali nelle elementari;
  • L’ annullamento dei corsi sperimentali negli istituti superiori;
  • Un taglio di 8 miliardi al bilancio per l’istruzione pubblica (il bilancio italiano è tra i più bassi d’ Europa), mentre aumenteranno i finanziamenti per le scuole private;
  • Una riduzione del servizio di sostegno per i diversamente abili;
  • Una riduzione delle sedi scolastiche, specialmente nei piccoli centri;
  • L’ accorpamento delle classi fino a 32 alunni;
  • Riduzione del turn over degli insegnanti (ci saranno quasi 90.000 insegnanti in meno): nel 2009 su 10 insegnanti che andranno in pensione 1 verrà assunto; nel 2010-2011 su 5 insegnanti che andranno in pensione 1 verrà assunto; nel 2012 su 2 insegnanti che andranno in pensione 1 verrà assunto;
  • Una riduzione del turn over personale ATA (ci saranno quasi 44.000 ausiliari e tecnici amministrativi in meno)
  • Il maestro unico alle elementari (nonostante la nostra scuola primaria sia tra le migliori del mondo);
  • Un taglio di 500 milioni di euro dei finanziamenti statali per la ricerca (FFO) in 3 anni;
  • La possibilità delle università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato:
    questo significa che l’università sarà finanziata da enti privati, che investiranno esclusivamente nei campi di loro interesse. Ci sarà un aumento delle tasse universitarie che potranno raggiungere i 6-7.000 euro annui e una riduzione dei numeri dei corsi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

semplicemente inaccettabile!!!

Anonimo ha detto...

Forza ragazi dobbiamo lottare
NON MOLLIAMO!!!

Anonimo ha detto...

è ingiusto dover rinunciare al proprio futuro.. CONTINUIAMO A LOTTARE X I NOSTRI SACROSANTI DIRITTI!!