venerdì 14 novembre 2008

Allora diteci voi dove dobbiamo tagliare. (Tremonti)

Prima Tremonti, poi la Gelmini: «Diteci dove tagliare!».

E allora diciamoglielo noi a questi poveri politici ignoranti dove devono tagliare.
Qui di seguito trovate alcune delle tante spese (inutili) che ci siamo fatti carico negli ultimi anni.
Fondi Pubblici alle Scuole Private e alle Scuole Cattoliche [1]
«Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.» (art.33 della costituzione).
E noi spendiamo 532 milioni l'anno per le scuole private.

License Software [1] [2]
274 milioni nel 2003.
483 milioni nel 2004.
Spese che potrebbero essere ridotte con l'utilizzo di software Open Source, come già avviene in numerosi paesi europei.

Abolizione dell'ICI [1]
Rappresentava il 30% delle entrate Comunali.
Un'abolizione costata 2,2 miliardi di euro.

Alitalia
Da quando è stata quotata in borsa, la compagnia ci è costata (tra ricapitalizzazioni e debiti ripianati) circa 13 miliardi di euro, di cui 5 miliardi negli ultimi 10 anni. Costi Pubblici, Guadagni Privati.

Il sito di Italia.it
Un progetto da 45 milioni di euro che avrebbe dovuto rappresentare il nostro paese su internet promuovendolo anche all’estero. Fallito.

Ponte sullo Stretto di Messina [1]
Costerà 5 miliardi di Euro a cui vanno a sommarsi i 200 miliardi già spesi per gli studi di progettazione e di fattibilità.
Nelle elezioni politiche del 2008 il Governo Berlusconi ha promesso che riprenderà il progetto di costruzione del ponte.
Inoltre, in questa "guerra ai fannulloni" si scoprono parecchi comportamenti ipocriti, proprio da chi dovrebbe dare il buon esempio.
Assenteismo al Governo [1]
Camera, Berlusconi Silvio detiene il primato di assenze con il suo 98,5%.

Aerei di Stato [1] [2] [3] [4]
Nel 2005, con Berlusconi, il conto degli aerei di Stato toccò i 65 milioni di euro.
Inoltre, il nuovo Governo ha deciso di eliminare le restrizioni poste sull’utilizzo degli “aerei blu”.
A questo punto, credete ancora che tagliare i fondi all'istruzione sia l'unica soluzione possibile?
La Scuola dev'essere riformata, ma con delle riforme sensate, non con dei tagli sbrigativi e informali che nemmeno vengono discussi in parlamento.

Nota: vi invito a visitare anche i link tra parentesi quadre.
Trudu Giacomo

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